La presenza

20.09.2022

Cosa vuol dire Essere PRESENTI, per gli altri e a se stessi?



Essere PRESENTI può avere diversi significati.

Può essere semplicemente la presenza sul web, di cui dicono che non si possa fare a meno, se si vuole essere sul mercato... Oggi inauguro questo sito e mi viene spontaneo e immediato parlare quindi di questo argomento. Ma la PRESENZA è molto altro.


La Presenza è importante per chi ti è vicino, è poter fare affidamento su qualcuno quando ne hai bisogno o anche quando non hai bisogno ma hai piacere che ci sia! Quante persone amano la tua presenza? 

Non è neanche una questione di numero, ma di qualità. Potrebbero esserci poche, fidate persone per cui sei importante e che sentono il bisogno o il sollievo della tua presenza.

Se hai qualcuno così, sei fortunato. Ancora di più se la cosa è reciproca.


La presenza più importante, quella fondamentale, è la Presenza a se stessi.

Ti è mai capitato di fare le cose con il "pilota automatico" inserito? 

Di ritrovarti in un posto e non sapere bene come ci sei arrivato? A me sì, e non è stato molto piacevole. Rendermi conto di aver guidato l'auto o camminato, aver aperto una porta con le chiavi ed essere passata davanti a qualcuno e non ricordarmene affatto perché parlavo al telefono.

Il multitasking è fantastico perché ottieni molti risultati contemporaneamente ma nel farlo corri un rischio molto grande: perdere di vista TE.

A volte arriva un evento particolare a sottolinearci quanto sia importante.

Per me è stato un paio d'anni fa. Tornavo a casa e come facevo spesso avevo gli auricolari e parlavo con qualcuno. Ho avuto una strana spiacevole sensazione, l'ho anche detto alla persona con cui ero al telefono, ma ho continuato a parlare. Sono stata aggredita alle spalle da un rapinatore che mi ha gettata a terra e mi ha tolto la borsa. Se non fossi stata al telefono sicuramente avrei preso maggiormente sul serio quella sensazione particolare, mi sarei guardata intorno e forse avrei potuto evitare quanto accaduto.

Da quel momento ho evitato di parlare al telefono mentre sono in strada. Ho preso l'impegno con me stessa di essere maggiormente presente, di vedere, sentire, quello che ho intorno a me.

A volte mi è capitato che persone che incontro mi urtino accidentalmente e neanche se ne accorgano. Sono così prese (o distratte) in se stesse, da non avere più neanche la percezione del proprio corpo e dei propri confini. Questo lo trovo estremamente triste, è una strada che prima o poi porta a quello che comunemente chiamiamo "non starci più con la testa", cioè la perdita del senso di realtà.

Coltiviamo allora la presenza, il qui-e-ora, il vivere consapevole, facendo attenzione a quello che facciamo, a come ci muoviamo, a chi abbiamo vicino. Potrebbe essere un'esperienza stravolgente. Potremmo vedere cose che non avevamo mai visto pur passandoci accanto mille volte. 

Usare la presenza è anche usare tutti i nostri sensi, accenderli, e far sì che possano avere il ruolo per cui esistono: essere dei radar che ci danno indicazioni delle realtà intorno a noi. E oltre ai 5 sensi, accendiamo anche il sesto!



Se vuoi farmi una domanda o approfondire l'argomento scrivimi a: carla.carlape@gmail.com 



© 2022 Carla Pellegrini

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